Il nome, la forma, l’immagine
La Costiera Amalfitana grazie ai numerosi contatti con tutti i Paesi del bacino del Mediterraneo ha ereditato influenze che si concretizzano e attraverso i nomi dei luoghi e attraverso la forma dei centri urbani.
La toponomastica e i modelli urbanistici, infatti, veicolano al visitatore l’immagine di un territorio che ha plasmato la sua forma concreta seguendo due aspetti fondamentali: l’orografia e la storia.
I nomi dei luoghi a metà strada tra la storia e la leggenda rimandano ad un mondo che è quello delle origini (i toponimi prediali di Tramonti affondano le radici nell’occupazione del territorio in epoca romana), della fede (numerosi i luoghi indicati dal nome dei Santi a cui sono dedicate una cappella, una chiesa o una semplice edicola), dalla vocazione agricola della zona o dal mito di fondazione. Ogni nome ha alle spalle una storia che vale la pena di scoprire.
La forma urbana, invece, è legata ai contatti e all’orografia; dai siti di pendio a quelli di fondo valle ognuno trasmette al visitatore attento un aspetto particolare: i vicoletti che si intersecano e non sembrano condurre in nessuno luogo, le case disposte le une sulle altre quasi a creare un labirinto che distrae e impediva ai nemici di fare razzia, la dislocazione sparsa dei casali nei centri vocati all’agricoltura.
Il percorso con la porta ad Atrani, attraversando tutti i comuni del sito, permette di avvicinarsi a questo aspetto molto particolare e poco pubblicizzato dai guidebook sulla Costiera.
Per poter leggere il paesaggio secondo questo modello interpretativo occorre osservarlo dal mare servendosi dei collegamenti marittimi che, però, sono in funzione solo nel periodo primaverile ed estivo. In assenza di questi collegamenti si devono visitare i luoghi attraversando i vicoli ed inerpicandosi sui punti più alti, che offrono i migliori punti di vista, utilizzando le vie gradonate.
Ravello nel turismo
COMUNE: Ravello DESCRIZIONE: Ravello, sin dall’arrivo dei primi vistatori, è stata vista come la cittadina araba, con i resti orientaleggianti.
Positano nel turismo
COMUNE: Positano DESCRIZIONE: l’immagine di Positano si è diffusa solo con il Novecento ed è legata soprattutto a motivi culturali
Maiori nel turismo
COMUNE: Maiori. DESCRIZIONE: nel XX secolo, oltre ai più famosi centri di Amalfi, Ravello e Positano, sono entrati nei circuiti
Amalfi nel turismo
COMUNE: Amalfi. DESCRIZIONE: Amalfi si è inserita nei circuiti del viaggio soltanto con il Settecento. Tutto ciò perché in questo
Le cartiere
Nella Valle delle Ferriere di Amalfi ma anche nella vallata del Reginna Minor di Minori è possibile ammirare numerosi resti
Le faenzere
Non c’è chiesa nella Costa d’Amalfi che non abbia un pavimento di riggiole vietresi, ossia di maioliche uscite dalle antiche
S. Egidio del Monte Albino
UNESCO AmalfiCoast Il centro urbano, alle pendici del Monte Albino, fu frequentato già in età romana (la cripta della’Abbazia di
Praiano
UNESCO AmalfiCoast Incastonato in una baia, il paese è diviso in due dalla strada statale che attraversa in orizzontale tutta
Positano
UNESCO AmalfiCoast Il paese, conosciuto in tutto il mondo per la produzione di abiti, le caratteristiche “pezze”, fatti con fibre
Minori
UNESCO AmalfiCoast Allo sbocco del torrente Reginna Minor, il centro si concentra nella vallata intorno al nucleo antico della villa
Maiori
UNESCO AmalfiCoast Il centro urbano con più spiaggia sulla Costiera esercita una forte attrazione su chi vuole vivere il territorio
Furore
UNESCO AmalfiCoast Definito “il paese che non c’è” e il “paese dipinto”, racchiude in queste definizioni l’essenza della sua struttura