Positano nel turismo

COMUNE: Positano

DESCRIZIONE: l’immagine di Positano si è diffusa solo con il Novecento ed è legata soprattutto a motivi culturali e politici. Infatti qui si creò una colonia di stranieri che avevano bisogno di scomparire per un po’ dalla scena politica dei Paesi di origine. Scelsero il sud e nella fattispecie Positano perché incarnava il mito di un sud libertario, libero da tutte le restrizioni del mondo civilizzato. Giungevano a Positano personaggi famosi che contribuivano a diffondere l’idea di una Positano cosmopolita, elitaria, raffinata, idea che tutt’oggi Positano porta con sé con i locali lussuosi e i celebri alberghi, costruiti proprio per rispondere alle aspettative dell’élite.

VEDERE, VISITARE, TROVARE: a Positano si incontrano boutiques e hotel lussuosi, nei quali rivive l’atmosfera élitaria che ha caratterizzato la località sin dagli esordi della sua storia turistica. Eppure, il privilegio del lusso e del denaro poco o nulla hanno a che vedere con il valore simbolico della Positano raffinata e cosmopolita, centro di produzione culturale e artistica e di originale ricerca esistenziale. L’aura di Positano è stata creata dall’élite (anche economicamente in rovina) della cultura, della politica, del gusto e dell’arte, ed è stata riciclata e reinterpretata in chiave consumistica. L’originaria connotazione e il valore simbolico della località sono, se non persi, quantomeno spesso fraintesi e rimangono beni non fruibili perché non adeguatamente presentati.

OPPORTUNITA’: la Costiera rivista e interpretata alla luce delle opere letterarie e dei dipinti realizzati dai viaggiatori è già stata oggetto di numerose mostre e publicazioni, anche recentemente. Tali esperienze potrebbero confluire in una esposizione permanente finalizzata all’interpretazione e alla presentazione dei valori simbolici che nel corso del tempo sono stati attribuiti ai luoghi. L’accento dovrebbe cadere sul contatto tra l’elemento locale e la cultura internazionale come forma di incontro e di reciproco scambio ed influenza, di processo fondativo e creativo delle identità sia dei luoghi che dei viaggiatori, nonché delle culture di appartenenza. Nel caso di Positano si potrebbe immaginare un itinerario “fisico” di ville, scorci e luoghi di ritrovo affiancato da un itinerario prettamente culturale di opere e testimonianze, personalità ed eventi politici, artistici, letterari e filosofici, senza escludere le suggestioni e le correnti nate e diffusesi a seguito degli incontri e dei contatti qui avvenuti: ne emergerebbero tanto uno stile di vita, quanto il ruolo di centro di produzione ed elaborazione culturale ed artistica svolto dalla località.

BIBLIOGRAFIA:
Dieter Richter, Viaggiatori stranieri nel sud . L’immagine della costa di Amalfi nella cultura europea tra mito e realtà, Tipolitografia Umberto De Rosa – Maiori, 1985.
Dieter Richter (cura), Tra Amalfi e Ravello: viaggio, turismo e cultura locale, Electa Napoli, 1997.
Dieter Richter e Salvatore Del Pizzo (cura), Alla ricerca del Sud. Tre secoli di viaggi ad Amalfi nell’immaginario europeo, La Nuova Italia, 1989

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