COMUNE: Minori
DENOMINAZIONE: Terrazzamenti
DOVE STA: Loc. Villamena, Loc. Torre, Loc. Annunziata
DESCRIZIONE: Minori ha rappresentato fin dall’antichità il luogo dove la produzione di agrumi e in particolare il limone è stata l’attività agricola prevalente; infatti, i dati del catasto murattiano, risalente alla metà del XIX secolo, permettono di chiarire che le zone oggi coltivate a limoneto già allora presentavano lo stesso tipo di coltivazione. Nel comune è possibile distinguere due aree a forte incidenza di terrazzamenti: quella ad E (loc. Torre e loc. Annunziata) e quella ad O (loc. Villamena). Qui la presenza di sistemi di canalizzazione che attingono al torrente Reginna Minor ha fatto sì che la coltivazione di limoni fosse molto produttiva. Entrambe le aree presentano fenomeni di abbandono. Da notare per il pendio ad E un’area molto ampia abbandonata, dove è possibile notare che l’antica coltivazione era il limone e l’ampiezza del terrazzamento non farebbe annoverare tra le cause di abbandono l’antieconomicità (causa più probabile in terrazzamenti di breve estensione).
VEDERE, VISITARE, TROVARE: Per poter attraversare le aree terrazzate occorre percorrere il corso principale di Minori, poi per raggiungere loc. Villamena, occorre cominciare a salire lungo le scale che conducono alla parte alta del comune (Via C. Carola, Via Villamena o Via Croce); mentre per raggiungere le località sul lato E , si può percorrere Via Montecita e si giunge a Loc. Annunziata, oppure Via Torre per loc. Torre. Si consiglia, per quanto riguarda la visita di Villamena, di scendere da Ravello, in modo da attraversare le aree terrazzate dei due comuni e da incontrare anche parte del castagneto che circonda il terrazzamento, mentre per la località Torre si può poi non tornare indietro ma continuare per Maiori sì da attraversare anche parte delle aree aterrazztae di questo comune.
OPPORTUNITA’: La possibilità di vedere le aree terrazzate sia in uso che in abbandono permette al visitatore di capire come questa attività ha influenzato ed influenza ancora l’assetto idrogeologico nonché l’economia della Costiera Amalfitana.