COMUNE: Maiori
DENOMINAZIONE: Terrazzamenti
DOVE STA: Loc. Castello, Loc. Cicerali, Loc. Montecorvo
DESCRIZIONE: MAiori presenta una buona percentuale di aree terrazzate soprattutto in vicinanza del centro abitato. Ad O e ad E del nucleo urbano, infatti, numerosi terrazzamenti accolgono coltivazioni di limoni, che antecedentemente all’alluvione del 1954, si estendevano fino al mare. I terrazzi sono ben tenuti e hanno una buona esposizione al solela cui attività di soleggia mento è molto estesa nel tempo. Ad E, le aree terrazzate soprattutto nella zona più alta accolgono anche vitigni e numerose sono le case coloniche che testimoniano l’attività intensiva agricola di un tempo. Soprattutto in loc. Cicerali è interessante notare come l’estensione dei terrazzamenti sia bloccata in alto dal tracciato della pedonale che conduceva alla montagna. Al di sotto della strada, infatti ci sono terrazzamenti, al di sopra bosco. A giro poggio è coltivata tutta l’area in loc. Montecorvo, che è stata interessata da una grande attività di restauro delle aree terrazzate anche se non si è ancora proceduto alla piantumazione di coltivazioni. Si possono notare anche alcune aree a coltivazione d’orto. Questa zona è attraversata dall’antica strada che conduceva in località Catacombe (la zona di S. Maria dell’Olearia) e poi a Capo d’orso. Qui è possibile vedere tutte le strutture che servivano per l’attività agricola: case coloniche, peschiere e macere.
VEDERE, VISITARE, TROVARE: Le aree terrazzate ad O si possono attraversare percorrendo la strada che sale dalla zona della Collegiata di S. Maria a mare e che si congiunge con Via Torre a Minori. La pedonale molto panoramica apre visuali interessanti su entrambi gli abitati costieri, La zona ad E, invece, può essere visitata percorrendo Via Casale dei Cicerali, che più in alto diventa un sentiero che si inoltra nella montagna o Via Montecorvo che percorre la stessa zona ma ad una quota più bassa.
OPPORTUNITA’: La possibilità di vedere le aree terrazzate sia in uso che in abbandono permette al visitatore di capire come questa attività ha influenzato ed influenza ancora l’assetto idrogeologico nonché l’economia della Costiera Amalfitana.