San Michele a Gete

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In località Gete, al di sotto di una rupe molto sporgente all’interno di uno stretto vallone, si apre a E una cappella, dedicata al culto di S. Michele arcangelo.
Il sito sorge accanto ai resti della Chiesa di S. Angelo, già presente nel 1181 e distrutta da un’alluvione nel 1735, è possibile ammirare la cappella rupestre dedicata a S. Angelo, probabilmente costruita in rapporto ad un precedente luogo di culto pagano .
La cappella sorge all’interno di una cavità rocciosa molto ampia ed occupa tutto lo spazio disponibile. In origine probabilmente non doveva essere chiusa sull’esterno, come appare separata dallo spazio circostante dalla vetrata, ma doveva essere un continuum con il bosco e l’antico sentiero che conduceva a questo luogo.
La cappella è a pianta quadrata, divisa in due navate e coperta da volte a crociera a sesto acuto, sorrette da un pilastro e da due colonne. La struttura è absidata ed era decorata da un affresco riproducente la Madonna delle Grazie.
A desta si apre un piccolo vano elicoidale, coperto da una cupola abbellita da ciottoli di fiume che riproducono motivi floreali; al di sopra di questo si apre un altro piccolo vano decorato da motivi stelli formi. Questo vano secondo alcuni studiosi dovrebbe essere un antico sepolcreto.
Esternamente alla grotta sul lato O è stato costruito un sepolcreto in muratura, dalla pianta rettangolare e allungata,per conservare i resti delle sepolture presenti all’interno del sito e rimossi probabilmente in occasione dei lavori di restauro.

Tramonti_SMichele_a_Gete.pdf

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