Chiesa San Michele Arcangelo – Torello

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COMUNE: Ravello
DENOMINAZIONE: Chiesa di S. Michele Arcangelo
DOVE STA: Torello

DESCRIZIONE: Già esistente nel 1297, la struttura presenta un esonartece costituito da tre archi sorretti da due colonne.
L’interno è diviso in tre navate su colonne, con le absidi in tutte le navate, e copertura a botte su quella centrale e a volte a crociera sulle laterali.
Sull’altare di marmo una tela riproduce l’arcangelo titolare della chiesa e proviene secondo gli storiografi dal non più esistente monastero della SS. Trinità.
La copertura esterna è costituita da un tetto a doppio spiovente; il campanile, a destra della chiesa, è a più piani con guglia terminale.

VEDERE, VISITARE, TROVAREAperta durante le celebrazioni ovvero rivolgendosi al parroco del Santuario dei Ss. Cosma e Damiano.
DATI SULLA FRUIZIONE: Nessuno

OPPORTUNITA’: Si potrebbero presentare le strutture con pannelli esterni, sì da rendere fruibile sempre la chiesa ai visitatori. Simili evidenze, spesso poco note, sarebbero meglio valorizzate da un itinerario di visita (eventualmente guidato) dedicato all’architettura religiosa di Ravello.

BIBLIOGRAFIA: FULCHIGNONI G., Ravello. Le cento chiese, Amalfi 2001
IMPERATO G., Ravello nella storia civile e religiosa,Cava d. T. 1990
MANSI L., Ravello sacra-monumentale, Ravello 1887


Il crocevia verso la costa che si incendia a Settembre”

La Chiesa di San Michele Arcangelo si trova in un contesto paesaggistico estremamente particolare. L’edificio è ubicato nel borgo medievale di Torello, in una posizione estremamente strategica. Dalla Chiesa è possibile, infatti, tenere sotto controllo l’abitato della vicina Minori, la frazione costiera di Marmorata, ex attracco marittimo del Ducato, e il nucleo centrale di Ravello. Proprio la posizione intermedia dell’edificio, rende lo stesso oggetto di culto non solo dalla comunità di Ravello e Torello, ma anche dei villeggi vicini.
Dalle fonti documentarie la struttura risulta essere esistente dal 1297. Essa è formata da un atrio con tre archi a tutto sesto, che precendono l’aula interna, divisa in tre navate, con volte a crociera sulle navate laterali e con volta a botte sulla nave centrale. Sull’altare è posta una tela rappresentante San Michele Arcangelo, che, secondo alcuni studiosi, provenirebbe dall’ex monastero della Santissima Trinità.
Alla chiesa è affiancato un campanile su più livelli di stile arabo-siculo.
In occasione della festa di Maria Santissima Addolorata (terza domenica di settembre) la frazione “prende fuoco” con un incendio figurato rappresentato attraverso un gioco di luci, colori e fuochi artificiali che coinvolge tutto l’abitato, allo scopo di rievocare la cacciata dei Pisani dalla città.

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