Vietri sul Mare testimonia una storia che affonda le sue radici nell’antichità classica. In passato si è molto discusso se in essa andava individuato il centro etrusco di Marcina, che costituiva lo spartiacque tra gli etruschi a nord e i greci della Magna Grecia a sud.
Rinvenimenti di sepolture e la presenza di un complesso di terme attesta che qui ci fu più di una semplice frequentazione e forse anche il toponimo potrebbe rimandare ad un’antichità più o meno riconosciuta già in epoca medievale (Vietri < Vetus = vecchio, antico).
Lontana da Amalfi, gravitò su Salerno e ne costituì un po’ l’appendice dove si produceva ciò che occorreva alla grande città longobarda.
Ruotò nell’orbita della grande Abazia benedettina della SS. Trinità di Cava dei Tirreni e fu l’unico comune della Costiera Amalfitana ad essere dotata di una ferrovia che la rendeva già dalla fine del XIX secolo l’ideale porta di accesso alla Costiera.