Il patrimonio “minore”: edicole votive, calcare, “revote”, pergolati
Questa chiave di lettura del territorio introduce in un percorso che è una continua scoperta per lo più affidata alla curiosità del visitatore stesso.
Le edicole votive, infatti, sono diffuse in tutti i Comuni, soprattutto quelli della fascia costiera, e se da un lato rappresentano una testimonianza del sentimento religioso degli abitanti della Costiera Amalfitana, dall’altro sono, in alcuni casi, veri e propri capolavori artistici.
In queste piccole nicchie i devoti facevano dipingere direttamente sul muro oppure su maioliche appositamente predisposte l’immagine della Vergine o del Santo a cui volevano affidarsi, ponendo nella parte inferiore anche il proprio nome e spesso il motivo dell’offerta.
Queste edicole venivano curate dal devoto che le aveva fatte costruire o dagli abitanti dell’intero quartiere o rione dove si trovavano con ceri e fiori.
Questa particolare cura offre anche un’altra spiegazione, oltre al sentimento religioso, per la costruzione di tante edicole soprattutto agli angoli delle strade: in un’epoca in cui l’illuminazione pubblica non esisteva, i ceri che illuminavano la nicchia servivano anche ad illuminare la strada.
Tra le riproduzioni più diffuse c’è quella della Madonna, raramente appare Cristo (interessanti sono due Calvari, uno ad Atrani e uno a Ravello, realizzati in legno, dove, specialmente in quello atranese si riscoprono nelle figure allungate dei personaggi di ispirazioni artistiche del nord Europa), molti i Santi, tra quelli più venerati in Costiera.
La porta del percorso a Praiano permette di riconoscere in ogni edicola votiva non solo il gusto artistico che ha influenzato il pittore ma anche la ricchezza di soggetti che possono ritrovarsi in molte delle strade del comune.
Le edicole si trovano, solitamente, sui muri del dedalo di viuzze di questi comuni: occorre quindi raggiungere i comuni e poi spostarsi a piedi.