Il Piano di Gestione
Il Piano di gestione del sito UNESCO “Costiera Amalfitana”: problemi, finalità, struttura.
Su richiesta del Ministero per i Beni e le Attività Culturali anche per il sito UNESCO Costiera Amalfitana è stato predisposto il Piano di Gestione. Redatto sulla base delle linee guida emanate dal Ministero stesso, il Piano non è un ulteriore insieme di vincoli e prescrizioni che si sovrappone a quelli già esistenti. E’ piuttosto uno strumento programmaticoche ha l’ambizione sia di tutelare i documenti delle trasformazioni passate sia, soprattutto, di riattivare il processo virtuoso che ha permessso di adattare il territorio alle esigenze in evoluzione della comunità, senza comprometterne la stabilità e la funzionalità.
Le linee guida dell’UNESCO suggeriscono di articolare i Piani di Gestione in 5 Piani di Settore: Conoscenza; Tutela e Conservazione; Valorizzazione del patrimonio culturale, ambientale e socio-economico; Promozione, formazione e comunicazione; Monitoraggio.
È un’impostazione deterministica; che propone una sequenza di attività, dalla conoscenza dei valori da tutelare fino al monitoraggio dei risultati delle azioni poste in essere. Inoltre l’articolazione del PdG nei 5 Piani di Settore suggeriti dall’UNESCO presume l’esistenza di una istituzione con competenze e potere per passare dalle analisi conoscitive alle azioni da porre in atto per conservare, tutelare, valorizzare ecc. Istituzione che nella Costiera Amalfitana manca. Nel documento del MiBACT “Progetto di definizione di un modello per la realizzazione dei Piani di Gestione dei siti UNESCO”, prodotto da Ernst & Young, conoscenza, conservazione e valorizzazione sono strumenti di/per uno sviluppo sostenibile del sistema comunità-territorio. Un modello concettuale nettamente diverso questo, più “sistemico”. Le caratteristiche del sistema comunità-territorio della Costiera Amalfitana (criticità da correggere, attori chiamati a realizzare le varie azioni, struttura amministrativa, cultura delle comunità locali coinvolte) hanno suggerito di produrre il PdG Costiera Amalfitana con una struttura mista.
Il PdG si articola infatti in Obiettivi Strategici, Azioni (le policy) e Interventi (le Action). Per ognuno di questi ultimi è stata prodotta una scheda che identifica gli obiettivi specifici, le attività di conoscenza, conservazione e valorizzazione necessarie a conseguirli, la prevedibile durata gli indicatori di successo necessari al monitoraggio. Per tener conto delle forze in campo la scheda è poi integrata sia dalla lista degli attori e delle istituzioni coinvolti sia dalla previsione dell’impatto che l’intervento avrà sul sistema: non solo sul paesaggio e sulla fruibilità da parte di residenti e turisti, ma anche sul consenso/dissenso dei vari stakeholders interessati. La propensione di ciascun attore ad attuare gli interventi previsti nel PdG va trattata come dato di input del sistema, da utilizzare nel costruire il progetto. Da tale impostazione deriva il PdG della Costiera Amalfitana attraverso 10 obiettivi strategici, da conseguire con varie azioni, ciascuna comprendente uno o più interventi. “Riattivare il processo storico di adattamento compatibile del territorio ai bisogni in evoluzione della comunità” è la vision su cui è stato costruito, Verso la Costiera antica lo slogan che la sintetizza.
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