Prodotto simbolo della Costiera amalfitana è il limone che già nel XIX rivestiva una grande importanza economica e sociale, visto che l’economia del limone coinvolgeva l’intera popolazione. Nel 1991 fu istituito il Consorzio Valorizzazione Limone Costa d’Amalfi (CO.VA.L.), con lo scopo di tutelare e promuovere la limonicoltura del territorio anche con l’istituzione di un marchio a garanzia della zona d’origine. Ed è stato proprio il Consorzio a presentare la richiesta di IGP (Indicazione Geografica Protetta) per il Limone Costa d’Amalfi. Tale marchio contraddistingue i limoni della Costiera sull’intero territorio dell’Unione Europea. Il marchio IGP garantisce che questo frutto speciale è stato prodotto secondo le regole fissate dal Disciplinare di Produzione e con metodi tradizionali. Il limone della Costiera con il suo profumo intenso, la buccia spessa e porosa e ricca di olii essenziali e la polpa dolce e succosa, con pochi semi, è sì utilizzato come condimento, ma si sta sempre più affermando come ingrediente fondamentale di dolci (delizie al limone) e liquori (limoncello). La varietà è nota col nome di “Sfusato Amalfitano” proprio per la sua forma affusolata: si coltiva in tutti i comuni della Costiera amalfitana e la produzione migliore si ottiene fra giugno e ottobre. La Costiera è cosparsa di terrazzamenti che, nel periodo invernale, sono coperti da reti (in passato si coprivano con il frascume) per proteggere il limone da grandine e freddo.
VEDERE, VISITARE, TROVARE: è possibile effettuare visite in terrazzamenti coltivati a limoni. È anche possibile assaggiare prodotti il cui ingrediente principale è il limone. Sono in vendita sia i limoni che i prodotti derivati quali il limoncello, la crema al limone e le delizie al limone. Nei ristoranti locali è inoltre possibile degustare pietanze condite essenzialmente con il limone.
SUGGERIMENTI: con l’accordo e la collaborazione dell’Associazione CO.VA.L o di agricoltori del posto si potrebbero organizzare PIù visite ai terrazzamenti. L’agricoltore stesso potrebbe spiegare le pratiche agricole e gli accorgimenti connessi alla coltivazione dei limoni. Dopodiché si potrebbe organizzare una dimostrazione della preparazione dei prodotti a base di limone, andando in uno dei tanti liquorifici che preparano il limoncello, o in una pasticceria per assistere alla produzione dei dolci al limone. Presso l’Associazione CO.VA.L si potrebbe allestire una mostra con supporto audio, visivo e fotografico per presentare momenti quali la raccolta dei limoni che un tempo si faceva con il sottofondo di canti specifici, le “cantate a fronne ‘e limone” che accompagnavano gli agricoltori durante il lavoro.
BIBLIOGRAFIA:
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Angelo Chirico e Stefania Perito, Il libro dei limoni, Liguori Editore, 2002.
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Minori Rheginna Minor, Storia Arte Culture, a cura di Gerardo Sangermano, De Luca Editore, Salerno, 2000.