In tutti i centri della Costiera, ma in particolar modo ad Amalfi e a Maiori (anche se qui è stato sospeso per qualche anno), l’ultimo giorno di festa prima dell’inizio della Quaresima viene salutato da sfilate di carri allegorici, mascherine e rappresentazioni teatrali aventi ad oggetto il tema del Martedì Grasso.
Da qualche anno ad Amalfi viene allestita una rappresentazione che prende il nome di “La Zeza”. Questa è una rappresentazione popolare che viene inscenata lungo le vie del paese dagli abitanti del posto. È un vero pezzo di teatro popolare cantato ed accompagnato da strumenti come le nacchere, i triccheballacche, i tamburelli.
In passato anche a Praiano veniva festeggiato il Carnevale, ma oggi anche questa tradizione è stata abbandonata. I festeggiamenti duravano quattro giorni durante i quali si rievocava la morte di Carnevale con ricchi banchetti a base di carne e salsicce di maiale concludendo con una sfilata funebre. Il piatto che ricorreva in questo periodo era il “migliaccio”. Nell’ultimo giorno di carnevale vi era la rappresentazione della “morte di Carnevale” con la partecipazione di Quaresima (moglie di Carnevale), che accompagnava il marito morto con un lungo pianto. Al termine il fantoccio (Carnevale) veniva dato alle fiamme. Nel frattempo la gente che seguiva tale rappresentazione si disponeva a forma di cerchio intorno al falò mangiando, bevendo, ballando al ritmo delle tamorre e del canto della “Zeza” (tipico canto carnevalesco).
VEDERE, VISITARE, TROVARE: sia ad Amalfi che a Praiano e Maiori la sfilata dei carri allegorici e delle maschere avviene lungo le vie del paese, nelle ore pomeridiane della Domenica precedente e del Martedì Grasso.
OPPORTUNITA’: i visitatori che si trovano ad assistervi dovrebbero essere informati sui significati e sull’origine dei festeggiamenti e delle loro specifiche modalità di svolgimento.
BIBLIOGRAFIA:
Giovanni Scala, La memoria nell’immagine, Praiano viaggio nel passato, Tipolitografia Incisivo – Salerno, Luglio 2003.
Sono state inoltre impiegate fonti orali.