Carta a mano di Amalfi

carta a mano

 

COMUNE: Amalfi.

DESCRIZIONE: attività antica e radicata soprattutto ad Amalfi è la produzione della carta a mano. Fu molto fiorente nel Medioevo, quando le cartiere erano numerose in molti centri della Costiera (Amalfi contava 14 cartiere, Tramonti e Maiori 15, Minori 8 e Ravello 3): con il passare del tempo, si venne a creare una vera e propria industria.
Il processo di lavorazione della carta a mano era molto particolare ed estremamente dettagliato. I cenci costituivano la materia prima: dopo essere stati tagliati a pezzi e riposti in alcune vasche di pietra, venivano battuti fino al completo sfibramento da magli o pestelli di legno mossi dalla forza idraulica dei torrenti. In questo modo si otteneva la prima pasta, che poi passava nei tini. Nella pasta si immergeva un telaio sul quale era posta una sottile rete metallica, affinchè sull’intera superficie se ne posasse una certa quantità. Infine si poneva l’impasto tra filtri, si faceva scolare l’acqua e si lasciava asciugare il foglio. Una variante attuale consiste nell’aggiunta all’impasto di petali di fiori.

VEDERE, VISITARE, TROVARE: è possibile assistere alle fasi della lavorazione presso la cartiera Amatruda (nella Valle dei Mulini), alla cartiera artigiana di Antonio Cavaliere e al Museo della Carta.

OPPORTUNITA’: il recupero delle cartiere attualmente allo stato di ruderi situate nella Valle dei Mulini; una presentazione maggiormente integrata e allargata al contesto (riferimenti ed approfondimenti sull’area manifatturiera di Amalfi).

BIBLIOGRAFIA:
Giuseppe Gargano, “Le origini e gli eventi”, in La Costa d’Amalfi, paesaggio di borghi dipinti, iniziativa ideata da Cotur Costa d’Amalfi coordinamento turismo rurale.

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