Grotta di Masaniello

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Il sito si presenta come un’ampia cavità divisa su due livelli, di cui il superiore (quello che mostra tracce di frequentazione) si trova ad una quota di circa 5 metri rispetto a quello inferiore e ha un accesso indipendente attraverso un piccolo viottolo sul lato S. Appena dopo l’ingresso attraverso il piccolo sentiero che corre lungo la parete rocciosa, è visibile sulla sinistra una vasca scavata nella roccia ed regolarizzata da un rivestimento di cocciopesto. La vasca di circa 2,30 m X 0,70 m non mostra tubi di abduzione né di scolo, ma nella stessa zona, ad una quota maggiore e spostata verso l’interno di un approfondimento della cavità vi è un’altra vasca più piccola, interamente costruita ed in corrispondenza di un’area interessata da consistente percolazione di acqua meteorica. Continuando a percorrere la strada di accesso si giunge nella zona più interna della grotta, interessata in passata da un’opera di regolarizzazione del piano mediante la costruzione di un muro di contenimento del terreno presente, crollato in epoca imprecisata. In corrispondenza di questo muro si notano i resti nella parte O di un setto murario, di cui sopravvivono in altezza pochi centimetri dipinto di rosso, a cui si appoggia un altro muro in maniera perpendicolare sì da determinare una chiusura che si legge solo in pianta e che doveva isolare questa parte della grotta da quella a N, più irregolare, con una pendenza più accentuata, dove gli unici interventi sono da ricollegare alla creazione di due gradini in muratura che conducono ad un foro ad una quota più in alto. Il muro di cui si legge la traccia e con andamento N-S doveva giungere sino alla parete S della cavità, quasi ad isolare l’area antistante dalla parete rocciosa ad E.
La presenza dei resti del muro a secco che doveva reggere l’ampliamento del piano della cavità accerta l’esistenza dello stesso, la cui costruzione dovette richiedere anche interventi di regolarizzazione della roccia sul lato S, regolarizzazione desunta da un taglio in roccia molto netto. L’intonaco rosso e nero sembra un indizio di una pittura muraria di cui si è conservata solo la fascia inferiore, per accertare con sicurezza la quale occorrerebbe un intervento di ripulitura del sito dall’eccessiva presenza di materiale di crollo.
Per quanto riguarda la funzione del sito, benché si sia in presenza di manufatti altamente specializzanti che possano far propendere per un’interpretazione univoca, si propende al momento per un’interpretazione cultuale del sito, soprattutto alla luce della forte connotazione religiosa dell’area circostante.

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