I terrazzamenti di Tramonti

terr tramonti

 

COMUNE Tramonti
DENOMINAZIONE:Terrazzamenti
DOVE STA: Ambito Comunale

DESCRIZIONE: Le aree coltiviate di questo comune permettono di comprendere l’elevata incidenza della composizione geologica del terreno sulla struttura terrazzata. Infatti, i terreni che costituiscono le zone di transito e connessione dei vari nuclei insediativi sono costituiti da terrazzamenti o da ripe. La differenza fra le due strutture è data non solo dall’aspetto ma anche dall’uso agricolo del terreno. Dove la presenza di argilla è molto elevata l’area coltivata non è delimitata a valle dal muro a secco di contenimento della terra ma da un ciglione costituito da erba che tiene ferme le zolle e viene definita ripa. Il piano di coltivazione è inclinato e accoglie vitigni coltivati a pergolati. Nei casi in cui il terreno non è costituito da argilla allora il terrazzamento è delimitato da muro a secco e il piano di coltivazione non è inclinato e normalmente l’estensione dell’area coltivabile è minore.
A Tramonti è possibile vedere in più punti la contiguità tra orto, vitigno e bosco di castagno, che costituisce un sistema di cui ogni parte si avvale del contributo vegetazionale e organico dell’altra.

VEDERE, VISITARE, TROVARE: Il modo migliore per vedere le aree terrazzate di Tramonti è posizionarsi in alto lungo la strada provinciale che da Ravello conduce al Valico di Chiunzi. Da qui, guardando lungo la vallata è possibile distinguere aree terrazzate e a ripa. Se si vogliono ammirare da vicino i giardini allora basta utilizzare la strada rotabile (s.p.141) che dalla frazione Cesarano conduce verso quella di Polvica e poi si innesta sulla strada provinciale 157. Inoltre, percorrendo le numerose strade che conducono alle tredici frazioni del comune è possibile rendersi conto che la struttura urbanistica del centro risponde pienamente alla vocazione agricola dell’area con numerosi orti su ripe che circondano le strutture abitative.

OPPORTUNITA’: La possibilità di vedere le aree terrazzate sia in uso che in abbandono permette al visitatore di capire come questa attività ha influenzato ed influenza ancora l’assetto idrogeologico nonché l’economia della Costiera Amalfitana.

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