La Settimana Santa

Settimana Santa

 

In tutti i centri della Costiera molto ricca di eventi è la Settimana Santa, il cui evento più atteso è dato dalle Vie Crucis. Il Giovedì Santo si inizia con l’allestimento degli altari con vasi colmi di grano giallo, messo a germogliare in camere completamente buie circa un mese prima in maniera tale che non inverdisca.
In serata dalla collegiata di S. Maria Maddalena ad Atrani parte la via crucis che giunge fino alla cattedrale di Amalfi. Sempre ad Amalfi, molto suggestiva è la processione di Cristo Morto che si svolge il Venerdì Santo da ormai 50-60 anni: all’imbrunire le luci vengono spente e le strade del paese vengono illuminate solo dalle fiaccole accese lungo l’intero percorso. Dalla Cattedrale parte la processione dei battenti (che simboleggiano i flagellanti), che precedono le statue di Cristo Morto e quella dell’Addolorata e il tutto viene seguito dai fedeli. Il coro dei battenti è carico di un’enfasi artistica, drammatica e genuinamente popolare. Il loro canto può essere considerato affine a quelli scaturiti dal sentimento popolare e che risalgono alle “sacre rappresentazioni” medievali o alle manifestazioni delle “compagnie dei flagellanti” o “battenti”. Dai loro canti emergono i nessi e i connotati con quei filoni storici e civili, culturali e religiosi concretizzatisi per via di influenze ed esperienze di popoli con cui si ebbero rapporti nel Medioevo, le cui aree di cultura sono ben conosciute (Sicilia e Puglia, Umbria e Toscana e, più da vicino, Napoli). Questo canto è singolare perché risulta l’unico esempio di canto “corale” avente caratteri nettamente diversi dai comuni canti “devoti” di genere “monodico” od “omofonico” (cioè un’unica melodia eseguita all’unisono da più voci). In esso compare un semplice ma interessante innesto di voci plurime su di una voce solista. Oltre all’alternarsi del “solo” e del “tutti” vi è l’accoppiamento polifonico di tutte le voci in semplici ma austere combinazioni accordiali di terze, quinte ed ottave, procedimento che farebbe pensare a un tipo di “discanto” già noto nei secoli XII e XIII.

Altro evento molto atteso a Ravello è la Via Crucis vivente, organizzata nel periodo pasquale. Per l’occasione le strade del paese vengono trasformate in vere e proprie stazioni, le luci vengono spente e vengono collocate apposite fiaccole. Ormai è un evento attesissimo dagli abitanti non solo di Ravello e dei paesi vicini, ma anche dai visitatori che rimangono stupiti dinanzi agli effetti speciali e al momento della crocifissione di Gesù, che avviene nella Piazza antistante il Duomo.
A Praiano, finita l’abbuffata di carnevale, arriva la Quaresima col digiuno e l’astinenza. Durante questo periodo si appendeva alla finestra, legato ad un filo, un bamboccio di stoffa o una patata dove venivano conficcate sette penne di gallina che rappresentavano le sette settimane della Quaresima. Con il trascorrere delle settimane venivano tolte anche le penne.

Momento particolarmente importante a Praiano era la Settimana Santa. Il mercoledì Santo si portavano in chiesa le “teste o pastenato”, che erano realizzate dalle varie famiglie seminando in appositi recipienti diverse specie di semi quali lenticchie, orzo e avena, fatti germogliare in cantine buie perché assumessero il tipico colore giallo. Tutto questo serviva per addobbare insieme a tanti petali di fiori il “Sepolcro”, luogo dove il giovedì Santo si sarebbe svolta la veglia a Gesù agonizzante. Si creava così un grande prato con figure realizzate coi petali rappresentanti la passione di Cristo. Il Giovedì Santo avveniva la rievocazione dell’ultima cena con la lavanda dei piedi agli Apostoli e la distribuzione del pane (tortano) con un limone ad ogni partecipante. Al termine del rito dall’altare maggiore partiva la caratteristica processione degli apostoli e dei fedeli per deporre il Santissimo al Santo Sepolcro preparato il giorno precedente. Il venerdì Santo poi nel pomeriggio iniziano le funzioni religiose con l’orazione in chiesa seguita dalla deposizione di Gesù Cristo dalla Croce e dalla caratteristica processione del Cristo Morto attraverso le strade del paese, fino alla Chiesa di San Giovanni.
A Minori il giovedì e il Venerdì Santo allora come oggi, si muovevano due processioni di battenti, con la differenza che allora si battevano per davvero perché la processione era penitenziale. Camminavano a piedi nudi e se non sanguinavano era perché vi erano abituati. Cantavano gli stessi canti che ascoltiamo oggi. Un tempo si può ritenere che più che cantarli li gridassero, chiedendo perdono. La tradizione dei battenti è antichissima e – poiché si riscontra in tante aree geografiche – molto probabilmente risale al Medioevo e alle processioni dei flagellati.
Il Venerdì Santo, invece, vi è la processione del Cristo Morto. Il Cristo viene trasportato su un tavuto (che è una grande tavola), circondato da angioletti piangenti.

VEDERE, VISITARE, TROVARE: queste manifestazioni si svolgono in tutti i comuni della costiera durante la Settimana Santa, sia lungo le strade (Via Crucis di Ravello, Processione del Cristo Morto ad Amalfi, a Ravello, a Scala e a Minori), nelle ore serali.

OPPORTUNITA’: i visitatori che si trovano ad assistervi dovrebbero essere informati sui significati e sull’origine delle celebrazioni e delle loro modalità di svolgimento

BIBLIOGRAFIA: assente, sono state impiegate fonti orali.

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